Tappa facile fino all’antico borgo di Sovicille posto ai piedi della Montagnola.

Semplice trasferimento di estrema facilità fino a Rosia, il paese del famoso marmo giallo, il Broccatello.

La strada bianca chiamata Vidritta caratterizza il percorso fino al GATE di San Rocco a Pilli.

Ora si fa sul serio con la salita sterrata che da Bagnaia porta a Grotti (373 metri slm) e poi a Ville di Corsano per dirigersi, infine, verso la terra degli Etruschi al GATE di Vescovado con buona sosta all’antico castello di Murlo.

Facile tappa che porta al GATE di Buonconvento, centro agricolo della Val d’Arbia con belle mura medievali.

Trasferimento facilissimo lungo la Cassia fino a Ponte d’Arbia, una delle poste della Francigena.

Altro tratto facile lungo la Cassia fino al GATE di Monteroni d’Arbia dove si possono trovare tutti i servizi.

Tappa molto interessante ed impegnativa con lo splendido sterrato di San Martino in Grania e la spettacolare strada asfaltata della Lauretana che, attraverso i suggestivi scorci delle Crete, porta al GATE di Arbia.

Da Arbia si volge verso Casetta seguendo a lungo la complanare della superstrada e della ferrovia. Dopo la facile salita di Canapaia si lascia gradualmente alle spalle il paesaggio delle Crete per entrare nella zona del Chianti. Il GATE è posto a Castelnuovo Berardenga, paese dei «bullettai», antica arte del ferro, e del buon vino.

E’ forse la tappa più impegnativa e bella con paesaggi che, dal Chianti tornano nelle Crete per poi assestarsi definitivamente nelle colline senesi. Si attraversano i «poggi» che furono teatro della storica battaglia di Monteaperti per giungere a Siena avendo affrontato strappi fino al 15%. La bellezza di Siena non è facilmente descrivibile e pertanto conviene astenersi e proporre solo di provare a gustare una bella fetta di panforte con vinsanto, magari in piazza del Campo.