Monteroni d'Arbia

“Questo territorio ad eccezione di pochi poggetti, le cui cime tufacee non sono state ancora totalmente dalle grandi piogge dilavate e franate, rassomiglia ad un vasto fondo gibboso di antico mare prosciugato. In questo terreno sogliono peraltro prosperare le granaglie, siccome vi prosperano nella subiacente pianura d’alluvione, che è coperta di alberi da frutto, di viti, e segnatamente di mori gelsi, per i quali la raccolta della seta dopo il prodotto del bestiame e dopo i cereali suol essere una delle principali industrie agrarie di questa Comunità”

(Emanuele Repetti)

Monteroni d’Arbia, Ponte a Tressa, Ponte d’Arbia, nomi evocativi di quella che si può definire la “città fluviale”, porta di accesso lungo la Francigena del sud della provincia di Siena. La Grancia di Cuna rappresenta la migliore testimonianza di una fattoria fortificata medievale. I ponti costruiti nel tempo sull’Arbia e sui fiumi del territorio hanno rappresentato elementi strategici dal punto di vista militare ed economico. Le strade della Valdarbia, che seguono il sinuoso andamento del territorio, sono strettamente legate ai fiumi che l’attraversano a segnare un intreccio armonioso della valle che vive e prospera tra i calanchi delle crete che ne segnano i confini e la caratterizzano come “quel fondo gibboso di un antico mare prosciugato”.
Dolci, insaccati, formaggi e vini per palati esigenti.

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La Francigena costituisce l’asse viario principale per la mobilità dolce ed i percorsi dei grandi eventi, come l’Eroica e Strade Bianche, possono soddisfare ogni tipo di ciclista. Il percorso però che caratterizza più di ogni altro il territorio è quello stradale ricavato interamente su strade secondarie a basso traffico chiamato Tour delle Crete Senesi. Assieme a questo altri itinerari minori completano una rete ciclabile molto interessante e varia.